mercoledì 28 giugno 2017

"Il mercato ha fiutato nel nostro bisogno disperato di amore, l'opportunità di enormi profitti”. (Z. Bauman).

La globalizzazione ha creato un meccanismo in base al quale, grazie al consumo e al divertimento, le persone diventano dipendenti dal bisogno di consumare e “divertirsi”, perché questo rappresenta, per un brevissimo momento, la possibilità di riempire il vuoto che deriva dal bisogno di amore non soddisfatto. Però questo vuoto non si riempie, ovviamente, e allora bisogna consumare ancora e ancora e ancora. In una corsa sfrenata senza fine, che produce infelicità. Mantenersi giovani non ha a che fare solo con l’aspetto fisico, ma con l’uscita dall’ incantesimo che il consumismo ha creato per alimentare i propri profitti sfruttando l’enorme bisogno di amore dell’essere umano, in un’epoca in cui l’aridità del sistema basato solo sulla finanza ha prosciugato valori profondi che nutrono, danno amore, e fanno sentire giovani dentro.

mercoledì 14 giugno 2017

Uno sciamano una volta disse: “voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo”.
In effetti viviamo tutti in un tempo lineare che va da A a B, da passato a futuro e siamo convinti che è l’unico tempo reale.
Ma Einstein ha detto che il tempo è curvo, non lineare, e allora possiamo scoprire un altro modo di vivere il tempo che è di tipo circolare dove A e B si toccano e quindi anche passato e futuro possono toccarsi.
Di conseguenza, alla luce di questo tempo circolare,  anche giovinezza e vecchiaia acquistano un significato nuovo e interessante da esplorare.
In effetti avere il tempo non è un lusso, ha a che fare con la nostra libertà.


venerdì 9 giugno 2017

Tempo libero è sull'ANSA

http://www.ansa.it/lazio/notizie/2017/06/09/a-teatro-tempo-libero-di-m.-lombardozzi_e926b492-b687-4e38-ad83-455a7ec025f5.html

giovedì 1 giugno 2017

Ogni tanto ritornano….le battaglie legate al dualismo: destra-sinistra, omeopatia-allopatia, maschio-femmina, provaccini-controvaccini, etc.
Non a caso gli antichi romani dicevano “divide et impera”. Purtroppo se ci si pone dentro questo dualismo sono inevitabili lo scontro, le liti, le rabbie, le violenze, le incomprensioni.
Diavolo ha la radice “dia” che vuol dire due, non a caso. Per cui il diavolo non è assolutamente quell’ometto con la coda e il forcone, ma l’elemento duale che produce “male” in quanto separa e divide dove invece c’è unità.
Sarebbe bello che tutti riflettessero sul fatto che la vera realtà si pone in un tempo e uno spazio unico, che siamo tutti interconnessi nello stesso modo (vedi fisica quantica) e che l’atteggiamento infantile “mi metto contro,  quindi esisto” oppure “ho ragione io”, porta sempre infelicità. Un conto è avere un’opinione o un’idea diversa da qualcun altro, porsi “contro” l’altro è una cosa differente.

Ma del resto se l’umanità avesse superato questo dualismo, non ci sarebbero mai state e non ci sarebbero guerre che, purtroppo, continuano ad esserci. Non c’è differenza tra la guerra che si scatena tra due persone pro o contro i vaccini e quella tra due nazioni, la matrice è la stessa, la differenza è solo di volume e di massa. Ognuno vuole prevalere sull’altro e così nessuno impara dall’altro, e in questo modo si perpetua l’infelicità.